Pagina (183/ 342)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (183/ 342)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina



Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


[Home Page Giulio Adamoli]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   CAPITOLO Vili 169
   città, Kitab e Sciaàr, disposte ognuna intorno a una rocca e circondate, alla loro volta, da grosse ed alte difese. Le mura, tanto del grande recinto, quanto della città, sono di argilla in blocco, coronate da un parapetto a merli acuti e interrotto da torri e da barbette, munite di fossati verso la campagna. La spianata intersecata da letti di rogge ed arginelli offriva spessi ripari agli assalitori.
   Il primo giorno dell'arrivo regnò nel campo la più franca allegria: i soldati si preparavano, gli ufficiali stavano a contemplare lo spettacolo dei colpi di artiglieria; tutti aspettavano con impazienza il domani. All'alba del giorno seguente venne aperto un fuoco vivissimo, e i colpi bene aggiustati arrivavano senza mai fallire nei fori delle batterie nemiche. Il generale Abramoff percorreva il fronte di battaglia, e credendo scorgere dei punti accessibili nella muraglia, impaziente, arditissimo per natura, avvezzo a combatter asiatici, persuaso di arrivare a sconfiggere l'avversario con l'audacia di un colpo di mano, ordina l'assalto, lo sturm.
   Il soldato russo si slancia con la consueta intrepidità, tenta arrampicarsi sui baluardi, ma gli mancano gli appoggi, e intanto i nemici al