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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Saltimbanchi ed acrobati davano segni della loro abilità, sulla corda, sui trapezi, sulle scale. Dinanzi a una dozzina di corpi di musica danzavano bascià, dagli atteggiamenti voluttuosi. Venditori ambulanti, cantastorie, ciarlatani, con scimmie, orsi, bestie ammaestrate, teorie di dervisci mendicanti, si aggiravano pel campo, fra i meandi del bazar improvvisato, o nella via dei trattori ove erano esposti i cibi nazionali. Ma lo spettacolo più bizzarro a me veniva dato dal pubblico variopinto, che dimostrava la sua approvazione coi gesti, con la voce, rompendo ogni ritegno.
   Mentre passavo lietamente il tempo, osservando tante cose nuove, alla corte del Kan si commentava la lettera di Kaufman, si divagava in supposizioni sullo scopo della mia escursione, e si dibatteva il modo di accogliermi. Dopo lunghe discussioni, e dopo avermi fatto subire dal Mektar ripetuti interrogatori, persuaso alfine del mio carattere inoffensivo, il Kan fissò il giorno dell'udienza.
   La mia curiosità per la persona del Kan e il desiderio di accertarmi di quanto mi si narrava sugli usi di corte, dovevano ben magramente venir soddisfatti dalla cerimonia della pre-