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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
maestoso e solitario dell'Asia, circondato di fasto grandioso e di misteriosa poesia. In mezzo a quella immensità, a quella calma solenne, che acqueta le passioni, e riposa l'animo, non si concepisce nè si può ammettere la intromissione della civiltà colle sue vertiginose importazioni. I molteplici rapporti sociali paiono cose lontane, lontane, e si giudicano colla serenità indulgente di chi guarda dall'alto avvenimenti che non lo toccano.
Questo mi appariva limpidissimo, specialmente quando, sdraiati nel tarantass, perduti nel vasto piano, che i densi vapori confusi coll'orizzonte velavano dai raggi del sole, o che la luna popolava di fantastiche illusioni, scambiavo con Stefan, impressioni, ricordi, speranze. •
A corsa si attraversarono i piccoli centri russi di Semipalatinsk, dove abbandonammo l'Ir-tisc, di Serghiopol, di Arasanski, ove sono rinomate sorgenti solfuree. Superate quindi le gole di Gasford, e i primi contrafforti delle montagne Ala-tau, varcato il fiume Ili, in mezzo alla confusione e allo schiamazzo dei cosacchi, dei kirghisi, dei kalmucchi, dei tartari, dei cinesi, che invadevano coi carri, coi cavalli, con