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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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   della tragica fine del famoso Jermark, il temerario avventuriero celebrato nelle mille canzoni dei cosacchi.
   Breve fu la fermata a Omsk, dove abbiamo potuto godere per T'ultima volta le raffinatezze della civiltą. Il nostro tarantass, volgendo a mezzogiorno, ci porta nella steppa.
   I magri alberelli di betulla e di salice vanno rapidamente diradandosi, e ben presto non appare neppur pił la traccia di un cespuglio. I campi verdeggianti si dileguano nella pianura brulla, e l'allegro squittire della quaglia si perde nel silenzio delle solitudini. Non pił villaggi animati, con le case disposte intorno alla piazza, dove sorgono insieme, con mirabile esempio di tolleranza reciproca, la bianca cappella ortodossa, la moschea col minareto, e la chiesetta cattolica; ma lontano, sull'orizzonte, fuori dalla strada battuta, le iurte dei kirghisi, indicate vagamente da una sottile colonna di fumo, che si scioglie nell'azzurro del cielo.
   Ai convogli di teleghe subentrano le carovane di cammelli, che, con il monotono movimento del collo, ricordano il beccheggio di uno scafo; sempre pił frequenti, poi, si incontrano le famiglie kirghise con le tende, gli utensili,