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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   pra tutti gli impedimenta un materasso e dei cuscini. Vedendo un veicolo così sciancato, sfasciato e rattoppato, mi raccapricciai pensando allo strazio del corpo. Ma in breve tempo, volando fra le campagne del governo di Samara, trascinato da tre robusti cavalli, pittorescamente bardati, eccitati dalle grida di un irsuto cocchiere, mi rappattumai col mio disadorno ta-rantass; e quando al ritorno mi ripose, di nuovo, sulle sponde del Volga, con rimpianto incaricai Ivan, il mio servo russo, di rivenderlo.
   Uscendo da Kazan, con Tchaikofki, nei nostri nuovi equipaggi, pigliammo verso il nordovest, alla volta di Perm e di Ecaterimburgo. Subito l'interesse del nuovo paesaggio mi afferrò col suo aspetto vario e inusitato.
   Agli sterminati campi di frumento, che comincia a verdeggiare, succedono le foreste di betulle, di faggi, di abeti, donde sovente un lupo solitario guarda con aria indifferente. Alle pianure succedono le ondulazioni degli Urali, che sotto a questa latitudine, sono ridotti ad un lieve rialzo di terreno, spartiacque fra l'Europa e l'Asia.
   Accampamenti di zingari o di contadini, robusti e simpatici, che portano le derrate e il