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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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   CAPITOLO Vili
   147
   giorno la gazzarra per codeste cavallette. Verrà la volta della razza slava! —
   Il carattere patriarcale, particolare alla Russia, si va accentuando quanto più ci si allontana dal centro. Sotto forma più rude, quasi superstiziosa, si manifesta la devozione allo Czar, la fede mistica nei destini della grande patria russa.
   A Nijni si imbarcano con me sul piroscafo, per scendere il Volga, gentiluomini di campagna mezzo dirozzati, militari di guarnigione nelle piccole città dell'interno, mercanti di granaglie e di derrate agricole, contadini avvolti in pellic-cie di pecora. Tutti si interessano ai fatti miei, e mi mettono al corrente dei loro. Serve da interprete fra me e le nuove genti Stefan Ale-xandrovic Tchaikofki, un giovine ufficiale che, al pari di me, si reca in Asia centrale, e con il quale mi lego di cordiale amicizia.
   Sbarcato a Kazan, compero l'equipaggio, mia futura dimora per parecchie settimane, il tarantass, un gran cassone sostenuto goffamente da un lunghissimo carro senza molle, poggiato su quattro ruote massiccie e basse; nel quale cassone si accatastano i bagagli, gli utensili, le provvigioni, ed è reso abitabile, col buttare so-