Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329

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   ancora inviolata, che lo separava dalle categorie più distinte. In quell'ambiente eteroclito e nuovissimo per me, il dialogo però si avviava subito, con molta facilità, su temi d'interesse generale, su questioni palpitanti. Specialmente dopo la fermata ai buffets sostanziosi, dove si innaffiavano con abbondanti calici i pasti, la conversazione sulle nuove riforme amministrative, sullo sviluppo del commercio e delle industrie, sulle speranze e sugli ideali della santa Russia, diventava animatissima.
   Un paffuto generale, dal petto screziato di nastri di ogni colore, passati in rivista, per primo, i luoghi di piacere di Pietroburgo più alla moda e le loro frequentatrici, inveisce contro l'emancipazione dei servi, la divisione delle terre, le nuove instituzioni sovversive.
   Un proprietario tempesta a sua volta contro i Niemez, i tedeschi, che hanno invaso il suolo dell'Impero, e vi hanno assorbito tutto il buono e il bello.
   — Loro a capo del Governo, — esclama — a loro gli uffici più lucrativi, a loro i privilegi; loro i padroni delle industrie e delle banche. — E dopo lunga diatriba aggiunge: — Il russo lavora, il Niemez raccoglie. La finirà, però, un