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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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   zione del fasto orientale. Nulla invero si potrebbe immaginare di più smagliante che una rivista della Guardia; nulla di più splendido che la sala del teatro ove cantavano Tamberlik e la Patti. Ben presto quindi, e senza riluttanza, mi acconciai alle sontuose e originali usanze russe.
   Ottenni finalmente l'ambita autorizzazione di recarmi a Tasckent, capitale della provincia del Turkestan, a patto però di percorrere il cammino attraverso la Siberia e il Semiregen-ski. La via diretta era resa pericolosa dalla ribellione dei Kirghisi della steppa, fra Orenburgo e il mare d'Arai, e non mi si poteva garantire di trovare cavalli nelle stazioni di posta, perchè sovente razziati dai predoni nomadi.
   Dopo una sosta a Mosca, proseguii, in ferrovia, sino a Nijni-Novgorod. Nei capaci carrozzoni russi, disposti a guisa di salotto durante il giorno e trasformati la notte in camere da letto, si incontravano invariabilmente i rappresentanti dei vari tipi dell'alta società russa: il funzionario, il militare, il proprietario ed il ricco negoziante; quest'ultimo poi che si sforzava generalmente, di conquistare quel grado di considerazione necessario per valicare la linea