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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   lamento, ove mi trovai solo, udendo sul capo il fischio delle palle, ma non vedendo più nè amici nè nemici. Avviatomi verso Monterotondo, per il viale che mena al paese, scorsi il Nuvolari, che osservava i movimenti dei francesi. Da lui seppi che ai castello si trovava ancora Garibaldi.
   Al mio apparire nella corte, i vecchi commilitoni mi chiamano e mi fanno cenno di accorrere. Bizzoni mi trascina:
   — Va su, presto, sulla torre, tuo padre ti cerca. —
   E sulla scala incontro mio Padre, che avvertito del mio arrivo, mi si getta fra le braccia, profondamente commosso.
   Poco appresso, insieme con altri pochi fidi, salimmo da Garibaldi, scendemmo al suo seguito, e silenziosi, lo aiutammo a porsi in sella. Mio Padre, Alberto Mario, Anton Giulio Barrili, Benci ed io raggiungemmo Passo Correse nella solita carrozza.
   Come il bravo colonnello Caravà e i suoi granatieri ci accogliessero da vecchi camerati, e come poi, il 4 novembre, si proseguisse al mattino in ferrovia fino a Figline, e là, alla sera del 5, il generale venisse arrestato, tutti