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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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   francesi, che noi, per le ragioni addotte dal generale, e per aver udito i Pontifici asserrire che le truppe di Napoleone avrebbero custodita la città, e ceduto ad essi il vanto di annientar Garibaldi, scambiammo per i legionari di Antibo, i quali, come è noto, vestivano l'uniforme francese. Anzi era tanto radicata in noi questa convinzione, che nella relazione del fatto di Mentana, scritta, non appena di ritorno da Firenze, dal Guerzoni, e firmata anche da me, un tale errore è mantenuto.
   Le due linee avversarie stettero per poco ferme, una di fronte all'altra, scambiandosi i colpi di fucile; poi la nostra cominciò a piegare, nè però la francese affrettò la sua marcia misurata. Seguendo il movimento generale di ritirata, io capitai presso uno dei nostri cannoni, affondato sino all'asse in un rado campo di ulivi. Gli uomini che lo servivano tentavano di trascinare il pezzo fuori dalla fanghiglia appiccicosa come pece, e invocavano l'aiuto dei passanti. Mi posi anch'io a tirare la corda, ma la grandine delle fucilate cadeva sempre più fitta, e gli uomini, un dopo l'altro, scappavano, malgrado gli eccitamenti del giovine ufficiale loro. Finii a fare come gli altri; riparai in un awal-