Pagina (149/ 342)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (149/ 342)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina



Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


[Home Page Giulio Adamoli]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   135
   Cucchi, che vidi più tardi, calmo, come se avesse passato la notte in un salotto, anziché ai piedi della gradinata del Campidoglio, sotto le scariche della guardia rinforzata, spediva messi da per tutto, a fin di conoscere la sorte toccata ai Cairoli.
   Al mattino del 24, Guerzoni ed io uscimmo dall'albergo, decisi di scoprire qualche cosa di sicuro di quanto doveva pur essere accaduto fuor dalle mura; e dandoci l'aria di semplici curiosi, parlando fra noi l'inglese, attraversate le file dei soldati, infilammo, per Porta del Popolo, la via Flaminia. Per un buon tratto non vedemmo anima viva; ma più in là ci si fecero incontro cinque o sei giovanotti, che subito riconoscemmo per lombardi. Entrati in discorso, poco per volta venimmo a conoscere tutti i particolari dell'impresa dei fratelli Cairoli. Il dottor Angelucci, inoltre, membro attivo e valoroso del Comitato, ci recò le notizie di Giovannino, ricoverato all'ospedale di Santo Spirito, ove era curato con riguardo. Sapemmo pure che il cadavere del povero Enrico giaceva onorevolmente in un feretro, che senza dubbio sarebbe stato posto a disposizione della famiglia.