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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
CAPITOLO III _ 133
Ripartii per Firenze a fine di sollecitare nuovamente la spedizione delle armi ed impetrar quattrini, deciso a ritornare il più presto possibile a Roma.
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La mattina del 18 ottobre Francesco Cri-spi, che mi aveva aiutato a svolgere tutte le pratiche inerenti ai vari incarichi a me affidati, mi riaccompagnò sin quasi al confine dello Stato Pontificio, e ripetutamente insistette, con veemenza, su la necessità di indurre i romani a tirare sia pure non più che dieci schioppettate, a qualunque costo, subito.
Non avendo però potuto raggiungere la frontiera con la ferrovia, essendo essa stata interrotta, dovetti rassegnarmi all'imbarco su di un postale francese, e arrivato il mattino del 23 a Civitavecchia, appresi dei moti scoppiati in Roma.
« Dunque la rivoluzione è incominciata, dunque in Roma si battono; arriverò in tempo anch'io se questo maledetto convoglio vorrà camminare! » ripetevo fra me e me nel treno che mi conduceva dal mare verso la città. Non