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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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   Garibaldi ci avvertì di tenerci pronti per la prossima impresa, e ci diede le necessari© istruzioni.
   Il generale, accolti gli inviti dei comitati rivoluzionari, aveva già percorso le provincie dell'Italia centrale, salutato ovunque dal grido di redenzione, ed aveva pure distribuiti gli uffici ai suoi luogotenenti e assegnate le varie mansioni. Mi recai quindi anch'io a Firenze, al mio posto di combattimento.
   Accortomi ben presto che Roma era il centro di tutto il movimento, e che ad essa, più che agli assembramenti dell'agro romano, erano volti gli sguardi d'Italia, perchè dall'insurrezione di Roma dipendeva ogni successo, ottenuto sul passaporto il « visto » dalla Legazione di Scagna, incaricata degli affari pontifici a Firenze, il 3 ottobre mi diressi alla volta di Roma.
   Partii con l'incarico, come tutti coloro che ivi si recavano., di ripetere a Francesco Cucchi, cui mettevano capo le file della cospirazione, che gli sforzi per introdurre le armi in città si sarebbero continuati indefessamente, nonostante le difficoltà grandemente accresciute, dacché il governo pontificio si era messo sul-