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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   lenza dei creoli, lo sfoggio di uno sfarzo opulento, l'albagia dei governanti, il misto di assolutismo e di noncuranza, e nello sfondo il nugolo di schiavi negri in armonia con l'ambiente, sotto al cielo incandescente, nella meravigliosa cornice di vegetazione tropicale, formavano un quadro nuovo, abbagliante, pieno di fascino singolare.
   Nelle vie dell'Avana, fiancheggiate da case a un sol piano, di architettura tozza, pesante, ma caratteristica, si aggirava gente di ogni tinta, senza fretta, quasi fosse in cerca di svago. Dalle ampie finestre, munite di forti sbarre, aperte sino al piano del pavimento, si scorgevano le donne bianche cullarsi nelle sedie a dondolo, mentre le negre accudivano, con flemma, alle cure domestiche, seguite dal loro negriciattolo tutto nudo. Nelle strade principali i commessi dei magazzini portavano rispettosamente stoffe, gioielli, ogni sorta di derrate a esaminare e a scegliere alle dame avanesi, che mai si degnavano scendere di carrozza, e toccare col piedino immacolato il selciato plebeo.
   La politica e le questioni di interesse generale soltanto per eccezione distraevano il discorso dal pettegolezzo del giorno, e specialmente