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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
CAPITOLO III _
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liberi lavoratori, maggiormente temprati e attivi; e per nulla al mondo quindi, egli sarebbe tornato al vecchio sistema, data la nuova forma di disciplina. Solo i creoli, di origine francese, con abitudini sardanapalesche, si erano trovati disorientati per la diserzione degli eserciti di schiavi, coltivatori dei loro latifondi. Difficilmente seppero, perciò, adattarsi a sostituirli col lavoro libero, e per loro la sconfitta fu fatale.
Il torto degli yankees, egli mi apprese, fu nel persistere ad opprimere, mettendo al comando generali e giudici con poteri indefiniti, mentre era necessaria un'era di pace per far rifiorire il paese. Egli riteneva poi, assurdo l'equiparare i bianchi ai negri, nei diritti di voto; di associare, a reggere i destini della nazione, quattro milioni di idioti, di una razza inferiore,
incapace di connettere le più semplici idee.
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,, ,tj -v. Cuba, la perla delle Antille, conservava an-cpra, quando la visitai, un tenore di vita, un complesso di organismi, di un'epoca anteriore ai nostri tempi.
La struttura degli edifici, l'ineffabile indo-