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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
CAPITOLO III _
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Essa sorgeva in un parco ricco di alberi e di fiori, ma che per essere raggiunto richiedeva il passaggio attraverso ortaglie e terreni incolti ove pascolavano le mucche.
Dalla cima della cupola si scorgevano i tracciati di larghe strade, di piazze, di quadrati di terreni destinati a diventare blocchi di case, ma che non erano allora che terreni vaghi. Al mio sentimento europeo, devoto alle tradizioni, fece poi pena lo stato di abbandono in cui era lasciato l'antico Capitol, l'aula angusta che udì i primi vagiti oratori dell'Unione e ove furono gittate le prime basi dello Stato. Basti dire che delle sale non vi era più traccia decente, dopo che in parte di esse erano stati rinchiusi i prigionieri di guerra, ed in parte del pollame.
Assistetti in Senato ad una seduta nella quale si discuteva in tema di tasse. Ogni giorno ne veniva approvata una nuova; e vi era gara fra i rappresentanti del paese a chi sapesse meglio inasprire i dazi, e rendere proibitive le importazioni. Un oratore parlò per mezz'ora allo scopo di sostenere un aumento del 50 per cento sul dazio di un sale ammoniacale, adoperato in certe manifatture. Finito il discorso,