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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   turno: ma la mia guida mi fa entrare per una porticina mascherata e mi confida a un impiegato milanese, felice di recapitarmi subito la mia corrispondenza. Mentre leggo le mie lettere, il tizio corre per certo suo negozio in un fondaco di petrolio lė vicino. Saltiamo su un omnibus per guadagnar tempo; ma poco vi rimaniamo; egli scorge un passante col quale ha a che fare, e balza gių per afferrarlo. Da un cambiavalute, suo intimo, compero, con il mio oro, dollari al corso di 135. Diamo una capatina alla Borsa, donde esco stordito dagli urli, dalle gesticolazioni di quella gente frenetica. Con una brigatella raggranellata da lui, si va da Del Monico a inaffiare, con innumerevoli coktails, ostriche larghe come piatti. E paga lui ad ogni costo. Narro per sommi capi la storia della nostra corsa vertiginosa, non so raccapezzarne i particolari, tanto essi furono abbondanti e vari. Infine l'amico della ventura mi depose all'albergo, e scomparve senza dirmi chi fosse e donde fosse venuto; certo un tipo perfettamente americano.
   Le lettere degli amici di Boston mi aprirono a Nuova York le porte delle migliori case, e nei salotti, ai pranzi, alle serate, incontrai