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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
Viaggiai da Boston a Nuova York sulla linea che costeggia il mare; attraversando numerosi fiumi su certi ponti di legno che, saranno stati fortissimi, ma mancavano assolutamente di solidità apparente. Sui fiumi più larghi il convoglio si imbarcava nei ferry-boats, per attraversarli. Arrivati poi che fummo in Nuova York la macchina venne staccata dal convoglio, e a ciascun vagone vennero attaccati quattro cavalli, che riducendolo a un omnibus, depose e raccolse passeggeri a ogni angolo di via.
In cinque ore, il giorno dopo il mio arrivo, raccolsi più impressioni sulla fisionomia di Nuova York che forse in tutto il rimanente del mio soggiorno. Stavo assestando la mia partita al banco del Westminster Hotel, quando un tale, vedendomi in mano monete d'oro, inusitate in America in quel tempo ove non correva che carta, e quindi, indovinatomi straniero, si fece presentare a me dall'albergatore, con il quale era tutta cosa, e si offerse di condurmi fra le meraviglie della città. Accettai, tenendomi però in prudente riserbo; in cambio non ebbi che a lodarmi di lui. Parlò delle mie conoscenze di Boston, e di una infinità di altra gente, come