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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
CAPITOLO III _
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vecchi « Democratici », non dimentichi dei buoni rapporti con gli Stati del Sud, conservarono il nome al loro partito, che si adattava alla separazione e voleva pace, prima, durante e dopo la guerra; pace a prezzo di qualsiasi transazione.
Dico di proposito « dopo la guerra », perchè, sebbene fosse finita la lotta con le armi, ogni giorno sorgeva occasione di conflitto.
Nel corso del mio soggiorno conobbi molta e svariata gente, e fra le persone più note venni presentato al poeta Longfellow, bella figura, dai capelli bianchi spioventi, che a lungo mi intrattenne, con grande semplicità. Conobbi pure il governatore del Massachusset, che mi accolse nella State House, sede del congresso dello Stato, piccola e disadorna magione, che in ampie vetrine, insieme con altri cimeli di guerra, conservava le 170 bandiere dei 170 reggimenti che il Massachusset inviò contro i ribelli.
Il vice governatore dello Stato, al quale portai una lettera di Mazzini, mi ricevette nel fondaco dei pellami, avvolto in un ampio grembiule di corame, e affaccendato nella sua opera.