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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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   ziente opera di preparazione. Mi tracciò le direttive del suo programma ai Romani, che era in corso di stampa. Deplorò lo scoraggiamento degli animi, causato dagli ultimi avvenimenti, e mi mostrò, al contrario, che essi avevano fatto fare dei passi in avanti. Deprecò, pure, la poca unione, le gelosie, le diffidenze, che esistevano fra uomini di una stessa fede, e in esempio, mi citò parecchi aneddoti.
   Con serena ingenuità Mazzini si fidava completamente in un tale Wolff, e lo aveva sempre attorno. Del resto anch'io, come gli altri iniziati del partito d'azione, eravamo con Wolff in intimità, avendolo avuto al nostro fianco kotto al fuoco, nelle imprese più arrischiate; con Bezzi ad esempio, aveva condiviso la prigionia dopo Aspromonte. Ebbene, nel 1870, negli archivi segreti delle Tuilèries, si scoprì che
   11 Wolff, un ebreo polacco, figurava fra le spie al soldo di Napoleone III, e con un salario di
   12 mila franchi all'anno!
   * * «
   Sbarcai a Boston il 20 dicembre del 1866 dopo una tempestosa traversata, e dagli amici di Timmens venni accolto come vecchia cono-