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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Finalmente un messaggero delio Stato Maggiore ci giunse il 25 di luglio, e insieme con la notizia poca gradita dell'armistizio, consegnò al Cadolini un sospirato dispaccio che spiegava com'ei dovesse scendere per la valle di Daone. Il motivo che causò tanto nostro indugio venne a dipendere dal fatto, che lo Stato Maggiore di Garibaldi, credendo di aver mandato ordini precisi con l'itinerario minuto della via da seguire, ci aspettava nelle Giudicane, e non vedendoci arrivare, ignorava ove diavolo fossimo. E Cadolini, non riescendo a interpretare il dispaccio dello Stato Maggiore, malgrado passasse le notti a studiarne ogni sillaba, combattuto dall'incertezza aspettava venissero a rilevarlo.
   Garibaldi ci passò in rassegna a Condino, e il battaglione da me comandato sfilò spigliatamente, preceduto dalla brillante fanfara, sotto il balcone su cui era il generale, e tutti ne ammirarono la brillante tenuta. Garibaldi ci fece i complimenti più lusinghieri e da ogni parte piovvero a noi le congratulazioni.
   Pochi giorni dopo i trentini del battaglione, circa una quarantina, insieme col tenente Montanari e il Cantoni, venivano segretamente pò-