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| Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
primi colpi. Aspettava poi sempre gli ordini da chi glieli avrebbe dovuti mandare. Finalmente, calata la sera, andņ di nuovo in cerca del maggiore del 4° per riferirgli quanto aveva creduto bene di fare, e ricevere istruzioni. Io accompagnavo il Castellini.
Trovammo infine il maggiore in una stamberga, fiocamente illuminata da una candela di sego, accasciato, in pessime condizioni di salute. Udita la relazione circostanziata, egli ci congedņ senza aggiungere nč una osservazione nč una parola. Castellini, uscendo, non sapeva veramente che cosa pensare; si ritirņ pertanto a pigliare un po' di riposo, interpretando il silenzio del suo anziano come una approvazione delle sue disposizioni, e una riconferma di difendere Vezza.
La mia compagnia, la 2a, occupava il primo cascinale sulla strada maestra, fuori dai trinceramenti costruiti nel 1859 dalle truppe italiane, a monte di Incudine, e aveva la consegna di mantenersi in continua comunicazione, durante la notte, con la compagnia rossa che era in Vezza, la seconda del 4°, comandata dal tenente Malacrida. Niente di notevole mi fu segnalato sin poco prima dell'alba, quando una mia pat-