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| Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
CAPITOLO III _
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esortazioni del colonnello, che temeva un assalto a Edolo dalle valli convergenti.
Mentre eravamo a Edolo ripetuti messaggi avvisarono Cadolini che gli austriaci, di presidio a Ponte di Legno, ai piedi del Tonale, minacciavano di assalire il distaccamento dei nostri, che sbarrava la vallata a Vezza. Cadolini ordina al nostro comandante di portarvi il battaglione di bersaglieri e di mettersi a disposizione del maggiore del 1° battaglione del 4° reggimento delle guardie nazionali, più vecchio in grado di lui. Partiamo di notte, sotto una dirottissima pioggia, che ci accompagna fino ad Incudine, ove arriviamo la mattina del 3.
Castellini cercò subito del maggiore Cai-desi, ma non trovò nè lui, né altri che indicassero i posti da occupare. Allora, non volendo lasciare le compagnie sotto alla pioggia e ritenendo che l'obbiettivo suo fosse di concorrere alla difesa di Vezza, si decise a collocare provvisoriamente i bersaglieri in modo da poter sostenere la compagnia dei rossi di guardia nel villaggio. Ma per un sentimento di scrupolosa delicatezza dispose i suoi uomini alquanto indietro, perchè non voleva aver l'aria di togliere ai rossi il vanto di scambiare con il nemico i