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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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   con diligente pazienza, studiando i bisogni dei suoi uomini con amore di padre,, e procacciando i rimedi senza risparmiarsi. Era alto, magro, nervoso, dalla complessione segaligna, dal carattere risoluto, di vero bresciano. La riputazione di fredda audacia, acquistata sui campi di battaglia, gli dava tra gli ufficiali un'autorità indiscussa, sui soldati un ascendente salutare. Sebbene io non appartenessi alla società dei Carabinieri, il Castellini m'invitò tra i primi ad entrare nel battaglione; ed io accettai con piacere, perchè, avendo preso parte all'ultima campagna come ufficiale dello Stato Maggiore, vagheggiavo di fare anche la nuova in un corpo speciale. Il brevetto di capitano che mi fu rilasciato porta la data del 1° giugno. Altri capitani con me, furono Antonio Frigerio, Antonio Oliva e Giuseppe Micali.
   Garibaldi la mattina del 17 giugno, giunse a Bergamo, e venne direttamente in piazza a vederci manovrare insieme col primo battaglione genovese,, non ancora armato. Nell'ordine del giorno del 19 trovo scritto le più minute disposizioni, perchè la partenza potesse effettuarsi « rapidissimamente sotto il comando del capi-