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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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   CAPITOLO III _
   83
   Essendoci 'stata destinata Bergamo, per sede, il Castellini vi installò i luogotenenti To-lazzi e Travelli, e, al mio ritorno dalla capitale, mi inviò subito ad assumere il comando di quel deposito.
   Apertisi i ruoli ai primi di giugno, si chiusero il 12, essendosi raccolto il numero sufficiente di volontari per completare la bassa forza del battaglione, circa cinquecento uomini. Il maggiore contingente del battaglione venne dato dalla regione lombarda, poi dalla veneta, specialmente dal Friuli. Avevamo pure parecchi trentini, tra cui i Sizzo, fratelli di Donna Elena Cairoli, e i fratelli Marini ; alcuni liguri ; un torinese, Pasquale Corte, il nostro console alla Nuova Orleans; pochi d'altre parti d'Italia. Dai quaranta anni in giù, si trovavano uomini di ogni ceto; in preponderanza molto sensibile, l'elemento colto, professionisti di ogni facoltà, sopra tutto ingegneri, studenti, commercianti, due preti, don Giuseppe Bernasconi di Como, e don Giuseppe Cavalieri di Zocco.
   Il maggiore Nicostrato Castellini dava il tono con l'esempio, pagando di persona, non scansando mai una fatica, curando le minuzie