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| Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
che avrebbe dato loro un carattere ufficiale, e forse destata la diffidenza di Garibaldi, i deputati si decisero a partire, e noi con essi.
Pigliammo il 14 la via del mare, ed allo scalo di Messina la nostra nave imbarcò un battaglione del 4° reggimento di fanteria destinato a muovere contro Garibaldi; e poco dopo il mezzodì del 15 agosto toccammo Catania. Anche qui i deputati, accolti con deferenza dai cittadini e dai funzionari, ci diedero subito incarico di provvedere ai mezzi di trasporto per l'interno.
Noleggiate le vetture, l'indomani uscimmo da Catania, e attraversammo, senza difficoltà, i distaccamenti del 3° e 4° reggimento fanteria, potendo, finalmente, raggiungere il campo dei garibaldini a Regalbuto. Il generale, levatosi poche ore dopo il nostro arrivo, ci apparve pieno di speranze, e con il suo aspetto tolse dall'animo dei deputati gran parte della loro fiducia ; altro che dissuaderlo dall'impresa ! Essi cercarono sì di commuoverlo, ma egli si schermì; e quando, a Centorbi, tornarono all'assalto, egli dichiarò loro categoricamente che avrebbe fatto ogni sforzo per evitare un conflitto con la truppa, ma (come scrive il Cadolini) « non si