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| Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
CAPITOLO III _
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Anche a Napoli vi erano moltissimi volontari; tra gli altri Francesco Nullo, il quale raccontò che la questura lo sorvegliava attivamente. A noi pure riesci difficile ottenere sui nostri passaporti il « visto » necessario, per poter risalire a bordo, e, quando si salpò, un vistoso apparato di forze era stato disposto intorno alla nave.
Arrivati a Palermo, il nostro morale non fu punto sollevato, perchè tutti i nostri amici, ci dipingevano la situazione con le tinte più fosche, dicendo che il generale ed i suoi fidi erano seguiti da una turba di picciotti male armati e indisciplinati, sui quali non si poteva fare assegnamento. Ci dissero inoltre che il governo aveva deciso di arrestarlo ad ogni costo, che le truppe regolari lo circondavano, e che anzi pareva fosse già avvenuto uno scontro fra garibaldini e soldati.
Mentre noi ci davamo attorno per raggiungere Garibaldi, i nostri deputati accudivano alla missione politica loro affidata, intrattenendosi col generale Cugia, commissario regio con pieni poteri.
Declinata l'offerta del regio commissario di una scorta per l'interno o di un piroscafo, ciò