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| Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
mo proposito di arruolare a sue spese una squadra, seguire con essa, da lontano, i volontari di Garibaldi, comparire all'improvviso sul campo, battersi da leone, e, vincitore, invocare ed ottenere l'oblìo del passato. Ma le circostanze non favorevoli non gli permisero di porre in atto l'ardito divisamento. Ed allora quel suo pensiero dominante, lo spinse poco dopo in Polonia, a fianco degli insorti, contro i russi, che lo catturarono, dopo aver ucciso il Nullo, e lo deportarono in Siberia, ove soccombette prima 'che gli arrivasse la grazia.
La sua fine immatura desterebbe anche pietà più profonda, se si conoscessero i particolari della sua sorte, che io ho raccolti, il 1870, bell'Asia centrale, dalla bocca di un altro giovane deportato.
Il « Perseverant » gettò l'ancora nel porto di Napoli la sera del 7 agosto. Noi, dopo aver titubato alquanto, scendemmo a terra, cercando avidamente notizie. Ma neppure i deputati rie-scirono a cavar nulla di attendibile, in mezzo a quell'ammasso di fandonie e di invenzioni che correva per la città. Ci assicurammo soltanto che Garibaldi si trovava ancora in Sicilia, anzi nel centro dell'isola.