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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
CAPITOLO III _
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staffette, ed a distaccarsi in fretta i battaglioni, secondo le richieste dei comandanti impegnati al fuoco. Le notizie del campo di battaglia arrivavano ora liete, ora tristi, spesso contradditorie.
Finalmente, dopo mezzodì, un dispaccio di Garibaldi chiamava a Santa Maria, tutta la riserva, e la brigata Eber, accesa dal racconto dei pericoli corsi dal Dittatore, mosse al passo di carica dietro al Rustow. Si faceva tardi; Tùrr spiccava messaggi su messaggi per affrettare la marcia. Poco prima di Santa Maria, spronai il cavallo, per andare ad avvertirlo del nostro arrivo.
Le palle borboniche penetravano fin dentro Santa Maria, schiacciandosi contro i muri delle case. Due pezzi di artiglieria postati al di fuori, dietro una barricata, tenevano, ormai soli, spazzata la via del nemico, che minacciava irrompere. Appena usciti in rasa campagna, Eber ed Alessandri, con il reggimento Cossovich e la compagnia estera, volsero a man dritta su lo stradale fra Santa Maria e Sant'Angelo. II colonnello Bassini (ed io al fianco), con il suo reggimento e i bersaglieri di Tanara, ottocento uomini circa, guidati dal Tùrr in persona, volgemmo a sinistra, spiegandoci rapidamente in