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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   La mia brigata proseguì senza incidenti fino a Napoli, ove giunse l'il, recandosi due giorni dopo al campo presso Capua. Prese poi parte attiva ai combattimenti del 19 settembre a Sant'Angelo, e del 21 a Cajazzo.
   Raggiunsi la brigata alla fine di settembre, e come si può facilmente immaginare, non di buon animo, poiché troppo mi coceva di aver mancato quei fatti d'armi che compensano delle grandi noie delle vigilie e rendono il frutto delle lunghe fatiche. Mi fu dato però di assistere e pigliar parte alla battaglia del Volturno, con cui ebbe fine la campagna del 1860.
   A noi toccava il turno della riserva, e dopo gli ultimi scontri la brigata era passata a Caserta, ove ogni giorno si schierava, prima dell'alba, su la spianata per essere pronta in caso d'attacco ad accorrere ai punti più minacciati. Il 1° ottobre il persistere del cannoneggiamento verso Capua ci avvertì che qualche cosa di importante stava avvenendo. Presto alcuni sintomi confermarono l'importanza dell'azione; l'apparire di Sirtori, capo dello Stato Maggiore Generale, sempre rigido, tacito, ascetico; la presenza di Tùrr, con il suo seguito numeroso. Incominciarono poi ad incrociarsi i messaggi e le