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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
Garibaldi, mutato allora disegno, pianta d'un tratto i nostri reggimenti in riva al Faro, e si dilegua. Come a Marsala, egli ricomparve improvviso il 20 a Melito; e il 21 entra in Reggio di Calabria. Noi, delusi nella maggiore delle nostre aspettative, restammo accampati nell'arida e ghiaiosa fiumana della Guardia, in una posizione strategicamente opportuna, ma nociva alla compagine delle truppe, perchè solleticava i volontari all'inerzia.
A ripigliar di nuovo la vita attiva vennero i giorni 23 e 24 di Agosto, allorché attraversammo lo stretto, e appena su terra ferma, impegnammo con le altre brigate quella corsa vertiginosa, in cui si faceva a gara per raggiungere il Dittatore, che precedeva tutti, e per aver l'onore di ingaggiare il fuoco con i borbonici, che battevano in ritirata.
La palma era per toccare ai reggimenti del Cosenz, e già essi si preparavano ad attaccare Soveria Monelli, quando il generale borbonico Ghìo, vedendo da un lato sopraggiungere i distaccamenti del Sacchi, e dall'altra le alture di fronte coronarsi di terrazzani dello Stocco, si arrese senza colpo ferire, congedando i suoi, e consegnando a noi armi e cavalli. I suoi sol-