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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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   dalla fortuna, così addentro nell'affetto e nella stima di Garibaldi. Sin dai primi giorni della sua nuova autorità, egli aveva saputo rassicurare ed entusiasmare le popolazioni, e imprimere alla brigata uno slancio, che affidava di riuscire fecondo di gagliarde imprese. Ma purtroppo le fatiche eccessive avevano scosso la sua salute, le ferite gli si riaprivano, e l'ostinata energia dovè cedere alla violenza dei patimenti. A Villafrati, con grande dolore di tutti, Turr ci abbandonò per tornare a Palermo, consegnando la brigata al suo concittadino, amico e commilitone delle guerre d'Ungheria, Ferdinando Eber.
   Questi era pure fornito di grandi attitudini, ma era d'altra stoffa del Tùrr. Egli abbandonava volontieri la cura della brigata al suo capo di Stato Maggiore, il colonnello Piero Spangaro; patriotta di vecchia data, valoroso difensore di Venezia, sua patria, nel 1849. Si deve a luij lo si può dire senza esitazione, se la brigata raggiunse un completo assetto.
   Quando Tùrr ci abbandonò, portò via con sè quasi tutti gli ufficiali che appartenevano allo Stato Maggiore divisionale, e Spangaro si trovò quindi in grave imbarazzo. Tenuto consi-