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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
CAPITOLO III _
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poiché il sospettoso dispotismo dei Borboni, esentando i siciliani dalla coscrizione, e tenendoli lontani dalle armi, aveva fomentato in essi un'avversione insuperabile per il servizio obbligatorio; avversione contro cui lottarono invano e la fermezza del generale T"rr, e l'eloquenza di Padre Pantaleo.
Questo giovine, col quale ebbi allora dimestichezza, accorso tra i primi dal suo convento di Salemi incontro a Garibaldi, che apparve a lui apostolo di carità e di giustizia, questo frate di cui la tonaca bruna e il crocifisso alla cintola davano alle camicie rosse la nota della poesia religiosa, quest'uomo che, sinceramente convinto degli ideali umanitari e cristiani, volle continuare la missione riformatrice per l'Italia e per l'Europa, anche dopo le campagne per l'Indipendenza, possedeva senza dubbio le migliori attitudini per conquistare i cuori dei suoi compaesani. Eppure quando egli toccava, nelle sue prediche immaginose, il tasto scabroso della coscrizione, le corde simpatiche dell'uditorio non vibravano più. Stizzito per l'insuccesso, egli ci abbandonò per correre a Milazzo presso il Dittatore.
La nostra marcia nell'interno dell'isola, per-