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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Per quanto ci affrettassimo, fu impossibile raggiungere Monreale prima del 5. Qui, disposto il materiale sulla piazza, aspettammo gli ordini di Garibaldi. Quel giorno stesso egli ci inviò un ordine di raggiungerlo, e così entrammo anche noi in Palermo, e potemmo consegnare in perfetto stato il materiale affidatoci al Commissario del Comando Generale.
   Io venni destinato ai Quattro Venti, ove le truppe borboniche raccolte nelle caserme ed accampate sulla spianata, aspettavano d'imbarcarsi per sgombrare l'isola, ad eccezione delle fortezze di Trapani, Milazzo, Messina e Siracusa.
   Affacciatomi agli avamposti, confesso provai un tal quale senso di sgomento; in faccia a noi si stendeva una linea di fazioni inappuntabili, tutte in uniforme, con buone armi, regolarmente esercitate; dalla parte nostra una scarsa fila di straccioni, con le « scoppette » e gli archibugi dell'« Utile ». Dietro quelle, ventimila uomini perfettamente equipaggiati; dietro a noi, una massa incomposta e quasi inerme. Eppure, di là i vinti, di qua i vincitori. Pareva di sognare.
   Mentre i Ministri si occupavano dell'assetto politico ed amministrativo, i fidi compagni del Dittatore, sotto la direzione del Sirtori e del