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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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   CAPITOLO III _
   49
   loro devozione alla causa nazionale; ciò, del resto, di cui nessuno aveva mai dubitato.
   L'Agnetta profittò delle buone disposizioni, per procurarsi le vetture necessarie al trasporto del nostro materiale. Caricammo armi e munizioni sopra una sessantina di quegli strani carretti a due ruote, istoriati con vivaci colori di ogni sorta, e il 2 giugno c'incamminammo alla volta di Palermo, non senza il dubbio che la guarnigione di Trapani tentasse un colpo di mano sul nostro convoglio. Questa, già s'intende, non si mosse.
   Il lungo nostro convoglio procedeva con la maggiore celerità possibile, secondo l'itinerario prescritto da Garibaldi nei suoi dispacci. Si viaggiava la sera, parte della notte e il mattino; solo nelle ore più calde ci si concedeva riposo.
   A Vita trovammo alcuni feriti di Calatafimi, e più in là visitammo con sacro raccoglimento quel campo, ove si decisero le sorti dell'isola. Sebbene la battaglia fosse avvenuta quindici giorni prima soltanto, nessuna traccia ne rimaneva per tutto il terreno all'intorno. Invece, trac-cie recenti della guerra civile, efferata, selvaggia, s'incontravano in alcune borgate da noi traversate.