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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Spenti a bordo i lumi, spiando il mare, coi fucili alla mano, guidati da un pilota del luogo, avanziamo con la macchina a tutta forza. Siamo in vista di Marsala. I nostri trapanesi con la scialuppa, vogano innanzi in ricognizione e ritornano avvisandoci che la piazza è sgombra. Entriamo nel porto e vi affondiamo l'àncora, e alle tre e mezzo del mattino del 1° giugno io scrivo con la matita a mia Madre, affidando il messaggio al macchinista dell'« Utile » : « Sbarco finalmente in Sicilia! ».
   Sbrigata lestamente dai facchini e dai marinai, che vi si adoperarono con zelo, l'operazione dello scarico del materiale, e assicuratane la custodia, seguimmo i cittadini accorsi sul molo all'annunzio del nostro arrivo, impazienti com'erano di ospitarci nelle loro case, già imbandierate coi colori d'Inghilterra, sotto al cui protettorato la prudenza aveva loro consigliato di porre i beni e le persone.
   Avendo essi fatto un'accoglienza timida ai Mille, scesi laggiù improvvisamente fra le cannonate del naviglio borbonico, ora, punti dal rimorso, riversavano su noi l'entusiasmo, raccomandandoci in tutti i modi di testimoniare presso Garibaldi def loro buon volere e della