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ANNUARIO 1926-27
Istituto Tecnico 'V. Comi' di Teramo
Lina Rizzi e Enza Gallavotti-Damiani (a cura)
Tipografia Cioschi, 1928, pagine 109

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 104 —
   servazione di quelle rimaste ma ancora come il coccodrillo dei Bestiari antichi, intorno al quale il Leonardo scrisse: «Questo animale piglia 1' uomo e subito 1' uccide: poi che 1* ha morto con lamentevole voce e molte lacrime lo piange, e finito il lamento crudelmente lo divora ».
   O viventi nei dì, guardate voi
   oltre il legno che arreda, intimo e mite,
   V industriosa vita e i giorni suoi ?
   Vedete voi le terre onde traeste
   tanta potenza d'opere ? Sentite
   la feconda bontà delle foreste ?
   Spira d'intorno un sano alito grande :
   è il bosco che in fragranti aure pur giunge
   fin dove la città fitta ni espande.
   Prospera ai frumenti ogni campagna;
   è il bosco che la vigila da lunge,
   le lavine frenando alla montagna.
   (BERTACCHI)
   Chi frena se non il bosco la valanga che tuona fragorosa sulla valle? Chi difende i villaggi, a pie dei monti, dalle frane rovinose ?
   .... sotto al peso delle enormi frane giacerebbe sepolto il popoloso borgo d'Aldorfo se non fosse il bosco che sosiien la mina e lo difende.
   (GUGLIELMO TELL)
   Anche nel vostro Abruzzo vi era un ridente paesello sul quale pendeva, minaccia perenne, uno sprone dell'Appennino che ogni tanto allo sciogliere delle nevi mandava giù frane che inghiottivano greggi e capanne. Il curato, dal pergamo, per le

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