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ANNUARIO 1926-27
Istituto Tecnico 'V. Comi' di Teramo
Lina Rizzi e Enza Gallavotti-Damiani (a cura)
Tipografia Cioschi, 1928, pagine 109

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Bisanzio dopo una lunga agonia cade in mano dei turchi ; e Roma trionfa per opera dei Pontifici che le ridanno anche la sovranità politica :
   Nella solennità del Natale del 799 Leone III nella Basilica Vaticana plaudendo tutto il popolo Romano proclama ed incorona il nuovo imperatore di occidente : Carlo Magno.
   Seggano pure i nuovi Imperatori fuori d'Italia.
   Siano Carolingi o Sassoni, Svevi, Bavari o Asburghesi, essi ugualmente riconoscono Roma per capitale, e qui essi scendono ad incoronarsi.
   Ma in un5 ora triste, in un' ora di dimenticanza, infaustamente inspirati, gli stessi Pontefici che avevano restituito a Roma 1' antica gloria, l'abbandonano per stabilire la loro dimora in Avignone.
   Disgraziato proposito !
   Invano scongiurarono gli uomini più insigni di allora. Indarno il Petrarca li esorta con la sua nobile poesia latina a far ritorno subito in Roma.
   Benedetto XII non si commuove, Clemente VI non 1' ascolta nemmeno. Ma Roma non si rassegna a divenire un' umile qual-siasi città.
   E dopo l'infelice tentativo di Cola di Rienzo, ecco S. Caterina da Siena, ecco la giovine eroica persuadere con gli scritti e col fascino della sua voce Gregorio XI a tornare a Roma.
   Nel 1376, dopo 70 anni di abbandono, 1' Urbe maestosa ridiventa la Capitale del Mondo Cristiano !
   Infausti eventi staccano da essa alcuni stati europei. Cristo-foro Colombo le regala un nuovo Mondo.
   Napoleone, dopo averla conquistata, dichiara Roma la seconda città del suo impero, volendo fare di Parigi la capitale della cristianità. Pretesa assurda ed ingiusta ! Ma Roma non sarà seconda a nessuna: vollero così i fati pagani, così vuole il vero Dio ! Roma nulla deve perdere mentre tutto acquista^ Esultiamo !

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