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ANNUARIO 1926-27
Istituto Tecnico 'V. Comi' di Teramo
Lina Rizzi e Enza Gallavotti-Damiani (a cura)
Tipografia Cioschi, 1928, pagine 109

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   -Soli Pezza pubblicava nel 1713 il suo Emerologio di Roma e a pag. 261 dice: «Oggidì pure celebrasi la memoria dei gloriosi natali di questa gran reggia del mondo cessandosi in segno di allegrezza in Campidoglio da ogni strepito dei Tribunali e dei Magistrati ».
   Da Napoleone I ad oggi molte altre feste di simil genere furono ripristinate da Accademie e da riunioni.
   E sorse nel 1813 l'Accademia Tiberina Romana, che fu chiusa assieme a tutte le adunanze letterarie nei rivolgimenti del 1831 per ordine di Gregorio XVI.
   Nel 1858 Pio IX accordò all'accademia il titolo di Pontificia!
   Nel 1834 fu il primo anno in c'.ii si riunirono straordinariamente i soci il giorno 21 aprile sulTAventino, onde celebrare con accademico convito il Natale di Roma.
   «Ed ivi fu per gli accademici grandissima soddisfazione e contento il considerare l'insigne sapienza, nobiltà e decoro di Roma, della quale appunto si ricordava 1' umile nascimento ».
   Nel 1838 a causa di intemperie, gli Accademici si riunirono al Palazzo del Principe Giustiniani e parlò Camillo Di Pietro il quale ricordò « quanti fatti magnanimi apertamente manifestano l'Impero Romano cosi vasto eh' egli fu, così grande, temuto e mirabile, tutto essere stato opera di valore e di senno, non di fortuna».
   Toccò poi i nuovi destini della città illuminata alla luce del Vangelo, ridestando pensieri ed affetti che sembrarono fare più commovente ancora 1' oggetto d'una riunione, già sì bella di puro
   amor di Patria.
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   Per qualche tempo gli avvenimenti politici fecero sospendere queste annuali riunioni e solennità. Ma la Repubblica romana del 1849 non volle omettere di dare a tale festa un carattere

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