a cura di Federico Adamoli Il podestà che salvò gli ebrei> a cura di Federico Adamoli Il podestà che salvò gli ebrei> Il podestà che salvò gli ebrei - <h4>a cura di <i>Federico Adamoli</i></h4>

a cura di Federico Adamoli


Il podestà che salvò gli ebrei


Pagina 1 di 19       

%


     (Maurizio Brucchi) Buonasera, e benvenuti qui nella Sala del Consiglio Comunale della nostra città. Innanzitutto rivolgo un saluto ed un benvenuto al dottor Vogelmann e alla signora. Un saluto e un ringraziamento alla nostra preside del Liceo Classico “Melchiorre Delfico”, la prof.ssa Di Giampaolo, per tutto quello che fa per questo nostro importante istituto, e per aver organizzato insieme ai suoi docenti questa importante giornata. Saluto il prof. Ricci, al quale rivolgo il ringraziamento. Un saluto particolare ai familiari di Umberto Adamoli, che conosco da tanti anni, in particolare con Riccardo ho condiviso anche il periodo universitario, dato che siamo stati insieme all'Università de L'Aquila, e quindi mi lega a lui in particolare, ma anche alla famiglia, un rapporto di amicizia. Un saluto alla famiglia Di Bartolomeo, che ho visto qui presente, che ospitò di fatto gli ebrei rifugiati, e un saluto e un ringraziamento a tutti quanti i presenti.
     Nel discorso che leggerò c'è un ricordo di Umberto Adamoli, podestà di questa città. Concluderò il mio intervento con l'invito a dare un riconoscimento a questa persona. Prima di iniziare a leggere questo ricordo voglio offrire a nome della città di Teramo, al dottor Vogelmann, un libro di una importante mostra che abbiamo fatto nella nostra città sulle ceramiche castellane. Castelli è una realtà importante del territorio della provincia di Teramo. Si tratta di ceramiche molto importanti e questa è una mostra che ha avuto un grande successo, oltre 60.000 presenze. Sono certo che ne apprezzerà il valore.