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Umberto Adamoli
Un segmento specifico della gestione delle risorse umane:
la pianificazione della formazione. Un caso aziendale: la spa Barilla G. e R. F.lli


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      6. Le relazioni interpersonali. Quasi tutti i nuovi oggetti di apprendimento implicano una certa variazione dei modelli di comportamento nei rapporti con gli altri ruoli circostanti. Basti pensare ad esempi tipici di oggetti di apprendimento: nuovo ruolo dei quadri intermedi, nuove metodologie di direzione per obiettivi, uso di nuovi sistemi informativi, uso di nuove tecnologie, modifiche di organizzazione del lavoro, nuovi modelli di conduzione delle risorse umane.
     L'apprendi mento di nuove conoscenze e capacità prefigura quasi sempre variazioni, subite o apprezzate che siano, dei rapporti che il soggetto ha con i ruoli interfaccia.
     7. La relazione mentale. Con tale locuzione si parla non tanto dei rapporti operativi, quanto soprattutto di relazioni intensamente vissute nella psiche del soggetta. Spesso gli oggetti di apprendimento evocano relazioni che i discenti vivano non tanto operativamente faccia a faccia quanto mentalmente: per esempio con l'Alta Direzione, con altre funzioni, etc.
     L'oggetto di apprendimento può andare a toccare tali relazioni mentali, e la loro elaborazione può facilitare o bloccare l'apprendimento di capacità o anche solo di informazioni.
     In particolare ciò può essere determinante quando questi interlocutori mentali sono i Committenti del corso do formazione (es. Top Management e/o Direzione del Personale) ovvero i docenti (es. Direttori o addetti di altre funzioni). La relazione mentale tra persone-ruoli utenti della formazione e persone-ruoli committenti in questi casi gioca anche su alcuni assi tipici, sollecitati dalla stessa organizzazione del corso di formazione, quali: