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Droga e consenso matrimoniale
Ferdinando Palazzone
1982, pagine 177





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   rei auferunt.
   Sunt enim medicinae, quae psychomedicamenta nuncupantur et in cerebro agunt atque facultates animi ita minuunt, ut quis veram naturam rei recto iudicio critico amplius non aestimet atque opere talium medicamentorum agat quae aliter, seu naturali modo, non ageret" (10).
   Questa sentenza è molto interessante perchè, oltre a richiamare i principii enunciati in materia di discretio iudicii dalla dottrina più recente, riferisce 1'abuso di sostanze stupefacenti (prima del matrimonio, naturalmente) al defectus discretionis iudicii ponendo in particolare l'accento su quell'elemento di elaborazione conciliare, il "totius vitae consortium" solo di recente evidenziato e che è un'altra dimostrazione di come la giurisprudenza abbia solertemente messo in pratica i principii enunciati dal Concilio Vaticano II.
   (IO) - In Monitor Eccl., 197^, p.199.