Un volo di 55.000 chilometri
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Quando ci ritirammo dal tempio, pioveva. Ci vennero offerti dei grandi ombrelli di carta e così la singolare processione composta dai sacerdoti shintoisti, dagli ufficiali giapponesi, dall'addetto navale italiano in divisa e dallo scrivente si avviò all'uscita. Per uno spettatore estraneo la scena doveva essere alquanto originale. Trovai poi all'albergo, il giorno prima della partenza, quattro amuleti del tempio shintoista, consistenti in alcune frasi scritte su minuscoli pezzetti di carta, e che conservai religiosamente insieme con gli altri numerosi che avevo.
Col treno mi recai sovente a Kasumigaura.
Le comunicazioni tra Tokio e Kasumigaura lasciavano un po' a desiderare. La strada era impraticabile e la ferrovia per le molte fermate non era un mezzo di trasporto molto rapido.
Potei così in treno formarmi da vicino un'idea della profonda innata educazione e cortesia anche degli appartenenti alle classi più umili. Mai una parola alta, un alterco, una rissa. Ognuno è pieno di rispetto pel suo vicino. L'ingiuria verbale non esiste in Giappone': a stupido » è la parola più provocante che possa rivolgersi ad un altro uomo, ed è ritenuta un'offesa gravissima. In treno era curioso vedere che la maggior parte dei viaggiatori preferiva togliersi le scarpe accoccolandosi sui cuscini.
Intanto Campanelli con i suoi due bravi aiutanti lavorava con grande lena, destando l'ammirazione di quanti avevano agio di osservare la sua abilità non comune.
Molti ingegneri e tecnici vennero a visitare l'apparecchio, supponendo in esso qualche speciale segreto costruttivo, tale da permettere una così buona conservazione ed efficienza attraverso un percorso che, già fino allora, rappresentava poco meno del giro del mondo. Essi stentavano a credere che fosse un comune apparecchio di serie.
Io pertanto m'ero proposto di rientrare in Italia per il 4 novembre, in occasione della festa della Vittoria; ma, per quanto Campanelli lavorasse con grande energia, i giorni passavano, e di giorno in giorno occorreva sempre, per qualche piccplo nuovo lavoro, rinviare la prova definitiva del motore. Vedevo così sfumare il mio progetto.