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Un volo di 55.000 chilometri

Francesco De Pinedo
A. Mondadori Milano, 1927, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Francesco De Pinp.do
   gente annuo di emigranti che il Giappone poteva inviare nel Nord America, molti Giapponesi, per protestare contro il Governo che subiva una misura ritenuta quasi una diminuzione al prestigio della nazione, si eseguirono il «karakiri» davanti al Ministero degli esteri.
   Ma ormai questo costume, una volta molto diffuso, si va perdendo.
   10 credo che una delle cause per cui in Giappone certe volte si accolgono gli stranieri con non eccessiva simpatia, sia dovuta al poco tatto che taluni di questi dimostrano, considerando i Giapponesi, nelle relazioni private o ufficiali, come appartenenti ad una razza di classe inferiore.
   11 giapponese è un popolo orgoglioso quanto altri mai, e ritiene, a buon diritto, di non essere per nulla inferiore ai popoli di qualsiasi altra razza. Quanto si dice o si stampa, a proposito della superiorità della razza bianca, ferisce vivamente l'amor proprio nazionale; viceversa i Giapponesi sono molto cordiali e molto amici verso chi li stima e verso chi dimostra per loro simpatia e interessamento.
   L'istruzione in Giappone è molto diffusa, nonostante le grandi difficoltà della lingua scritta, che obbliga ad impiegare numerosi anni nelle scuole solamente per apprendere i caratteri ideografici. Per imparare a scriver^ occorrono circa otto anni, perchè la lingua scritta non è, come le lingue europee, costituita da alcuni segni che rappresentano i suoni, ma invece da una serie di segni o, direi quasi, da piccole figurazioni che rappresentano un concetto. E come una lingua parlata ha migliaia e migliaia di suoni diversi per esprimere diversi concetti o cose, così la lingua scritta ha migliaia e migliaia di figure varie per esprimere cose e concetti diversi. Imparare a scrivere costa ai Giapponesi la stessa fatica che costa a noi imparare un'altra lingua; non solo: pochi raggiungono la perfezione ed io vidi molti Giapponesi, appartenenti alle classi più colte, restare certe volte in dubbio per decifrare una scrittura o per scrivere, mettiamo il caso, la dedica su di una fotografia. La complicazione più grande poi si ha nelle macchine da scrivere, le quali sono perciò raramente usate. Ve n'è qualcuna con circa due-