Un volo di 55.000 chilometri
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rossi, in generale di seta istoriata, e delle coperte trapunte, anche esse di seta a vivaci colori e talora di pregio inestimabile.
In uno degli ultimi giorni andai a visitare il Museo Militare, nel quale vidi l'apparecchio adoperato da Ferrarin nel suo viaggio da Roma a Tokio nel 1920. L'apparecchio era custodito con grande cura, sospeso al soffittto di una delle sale principali, con molti cartelli e molte scritte che ricordavano l'avvenimento. Stetti a guardarlo con schietta ammirazione, perchè era il primo che nella storia dell'aviazione aveva percorso una delle maggiori linee di comunicazioni intercontinentali. Nel Museo erano in mostra anche ricche armature dell'epoca medioevale, da cui il Giappone si può dire uscito or non sono molti anni. È molto venerata la collezione di vari cimeli appartenenti al generale Nogi, che, come è noto, esegui il « karakiri » insieme alla moglie sulla tomba del Mi-kado. È conservato anche il pugnale, con cui il famoso guerriero si era dato la morte.
Il mio cicerone, il Capitano di Fregata Hara San, mi spiegò la tecnica, diremo così, del « karakiri » : il volontario paziente si infigge l'apposito pugnale {poiché esiste uno speciale tipo per questo uso) nel ventre con la mano destra e con l'elsa inclinata a sinistra, e quindi porta l'elsa da sinistra verso destra in modo da prodursi un largo squarcio orizzontale. I più stoici riportano il pugnale due o tre volte da destra a sinistra e viceversa.
Questo attaccamento alle tradizioni e lo spirito patriottico sono senza dubbio le principali caratteristiche del Giappone moderno.
Nel tempo in cui ero a Tokio avvenne qualche piccolo scandalo di cronaca, per cui i giornali fecero una crociata contro 0 mal costume. Ebbene, in quei giorni un giapponese appartenente alle classi popolari si fece il « karakiri », lasciando scritto che voleva con ciò ammonire le presenti generazioni a non abbandonare le tradizioni della vita semplice e patriarcale giapponese, che avevano condotto il suo paese alla grandezza, mentre la corruzione moderna poteva condurlo al disfacimento.
Mi raccontarono anche che quando negli Stati Uniti fu approvato il « bill » dell'emigrazione, per cui veniva limitato il contin-