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Un volo di 55.000 chilometri

Francesco De Pinedo
A. Mondadori Milano, 1927, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Francesco De Pinp.do
   A questo movimento si aggiungono le lotte tra vari generali per la conquista del governo centrale e per fini personali. I soldati passano con la massima facilità dalle bandiere dell'uno a quelle dell'altro generale, perchè a loro altro non preme che di essere pagati. Il resto non ha per essi importanza alcuna.
   La popolazione delle campagne vive disseminata in territori di una vastità enorme, coltivando campicelli di riso; per essa i nemici sono gli esattori delle tasse. Grandissime provincie prive di facili comunicazioni tra loro, governate da mandarini che non rispettano l'autorità centrale, la quale d'altra parte è impotente contro di essi, formano questo vasto impero, che è piuttosto un agglomeramento di Stati abitati da popoli della stessa razza e lingua, sui quali la repubblica ha poteri ancora più ridotti e quasi illusorii.
   Tutta l'esistenza del Cinese è informata ad una originale filosofia assai interessante a studiarsi, i cui effetti si vedono in tanti piccoli episodi della vita comune. Egli disprezza la morte ed è insensibile al dolore fisico ed alle torture. Ciò non pertanto, a Shanghai han dovuto organizzare un corpo di polizia indiano perchè i Cinesi, quando durante il loro servizio dovevano andare incontro a qualche rischio, battevano in ritirata; così che al momento del bisogno la polizia non funzionava affatto.
   Nella mia breve» fermata andai a trovare anche l'autorità cinese più elevata di Shanghai, che offrì a me ed al motorista un piccolo ricordo. Venimmo anche insigniti di una decorazione cinese di carattere aviatorio, poiché, se in Cina non esiste ancora una aviazione importante, esiste in compenso uno speciale ordine cavalleresco conseguibile solamente dagli aviatori per imprese di volo.
   La Colonia Italiana di Shanghai ci fece grandi feste e ci offrì una targa-ricordo. Fummo ricevuti sulla San Giorgio dall'Ammiraglio e da tutti gli ufficiali.
   L'Associazione degli ex piloti inglesi di Shanghai volle averci nella sua sede, dove i nostri camerati inglesi ci accolsero molto festosamente e simpaticamente.
   Il martedì, 22 settembre, furono continuati i lavori di riparazione dell'ala e le verifiche del motore. Non essendo sicuro di po-