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Francesco De Pinedo
quale ragione mi avessero proibito il passaggio su di esse, quando gli Inglesi, senza alcuna eccezione di sorta e con grande cortesia, mi avevano molto sollecitamente dato il permesso di sorvolare Singapore, che pure è un porto militare che a loro interessa.
Decisi così di seguire da Formosa la rotta Shanghai-Kagoshima, con eventuale punta nella Corea meridionale, invece della rotta lungo le Isole Riu-Kiu. Altre difficoltà, superate soltanto verso la fine del mio soggiorno a Manilla, mi vennero fatte per l'approdo a Formosa, e dopo lunghe insistenze per via diplomatica, fu concesso eccezionalmente l'ammaraggio a Tam-Sui. Inoltre io avevo progettato di seguire la rotta Ovest di Formosa, perchè ricca di corsi d'acqua e di porti dove, in ogni evenienza, avrei potuto trovare ricovero; invece mi venne proibita questa rotta e mi venne prescritto di seguire la costa Est dove le montagne scendono a picco sul mare, senza la minima insenatura o riparo o estuario di fiume dove eventualmente io potessi scendere in salvo, qualora costrettovi; e che, soprattutto in quella stagione, era battuta in pieno dai tifoni.
La costa di ponente era abitata, civile, piena di strade e mezzi di comunicazione, mentre quella di levante era abitata solo da tribù di selvaggi in guerriglia continua con i Giapponesi e priva di qualsiasi strada ^ mezzo di comunicazione. .
Mi venne anche prescritto che all'altezza di Giran, verso il Nord di Formosa, io avrei dovuto abbandonare la costa Est che comincia quivi ad essere abitata e civile, presentando diversi porti e ripari fino a Tam-Sui, e traversare in tutta la sua larghezza, di circa 80 chilometri, l'Isola di Formosa, tra catene di montagne alte da 2000 a 3000 metri, fuori vista di fiumi o altri corsi d'acqua. Quindi, giunto alla costa di ponente, dovevo seguire questa fino a Tam-Sui proprio nella zona in cui essa non presentava più alcun riparo o atterraggio possibile di fortuna per idrovolanti.
Io avevo traversato ben 1200 chilometri di terra da Bombay a Cocanada é avevo anche in Europa passato in volo più di ima volta le Alpi con un idrovolante; ma, nella stagione piovosa in cui eravamo, catene di montagne così alte erano completamente coperte di nubi e quindi difficili a passarsi, senza contare che la rotta su