tiri volo di 55.000 chilometri
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lavoro per mettere il motore in condizioni di poter raggiungere Manilla, dove oramai era necessaria una nuova completa revisione. Telegrafai colà, avvisando del ritardo e richiedendo benzina da aviazione e tutto il necessario per l'ormeggio dell'apparecchio. Nel pomeriggio le condizioni atmosferiche peggiorarono ancora. Da Manilla mi segnalarono tempo minaccioso ed un altro tifone in cammino dal Pacifico verso Luzon. Era urgente mettere l'apparecchio al sicuro.
A Nord di Atimonan sboccava nel mare un fiumiciattolo dell'estuario abbastanza largo. Facendomi aiutare da alcuni pescatori indigeni, vi portai l'apparecchio. Così potevo essere tranquillo.
In serata giunsero ad Atimonan con due automobili il Console italiano di Manilla e il Maggiore Browne, comandante delle forze aeree americane distaccate nelle Filippine, nonché il rappresentante della Shell.
Non mi parve vero, dopo tanti frangenti, di vedere delle persone amiche e ben disposte ad aiutarmi!
Esse mi portarono tutto quello che io avevo domandato.
Il nostro padrone di casa, fiero di avere tanti illustri ospiti, organizzò un succulento banchetto e trovò modo, non so come, di mettere a dormire nella sua casa anche i nuovi arrivati.
Il giorno successivo, 26 agosto, l'apparecchio era pronto a partire con la nuova benzina, ma il tempo era ancora peggiorato, essendo il tifone nel suo pieno sviluppo. Piovve dirottamente tutto il giorno e tutta la notte. La spedizione di soccorso se ne tornò a Manilla. Nell'attesa feci una corsa in automobile a Lucena, dall'altra parte della montagna, per rendermi conto personalmente della configurazione dei monti su cui avrei dovuto passare. Corremmo forse in automobile più pericoli di quanti non ne avessimo fino ad allora corsi in apparecchio, perchè la strada era molto ripida e scoscesa, e ricca di svolte a picco sopra profondi abissi. L'automobile inoltre non aveva i freni eccessivamente sicuri.
Dall'altra parte delle montagne trovai il tempo ugualmente cattivo: le nuvole arrivavano fino a terra. In quelle condizioni, tenuto conto dello stato precario del mio motore, non conveniva tentare la traversata.