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   Francesco De Pinedo
   un fitto sipario di pioggia, mi avrebbero impedito, anche con la benzina sufficiente, di proseguire, data anche la natura montagnosa e dirupata del terreno che avrei dovuto sorvolare per passare dalla costa di levante a quella di ponente di Luzon, dove trovasi appunto la baia di Manilla.
   Mentre così sulla Lamon Bay cercavo una località adatta per ammarare, scorsi presso la costa un piroscafo attorniato da alcune imbarcazioni.
   — Se lì c'è un piroscafo ci sarà una buona ragione! — pensai.
   Ed ammarai in prossimità della spiaggia. Era mezzodì. Poche
   baracche, un pontile di sbarco ed una tettoia per la ferrovia: questo era tutto il paese.
   Verificai la benzina nel serbatoio: c'era una rimanenza di soli 75 litri, insufficienti per il percorso che restava ancora da fare.
   Da terra molti ci osservavano curiosamente, ma nessun battello veniva ad aiutarci, sebbene io chiamassi con insistenza. Arrivò dopo un po' un buon diavolo in una piccola canoa, di quelle costruite scavando col fuoco un tronco d'albero, ed il cui equilibrio è assicurato da due grossi bambù paralleli alla chiglia, tenuti da piccole antenne fuori bordo a fior d'acqua. Questa primitiva imbarcazione aveva pochissima stabilità, come ebbi a constatare. Infatti, sallai alla meglio su di essa, ma, appena fatte due palate, l'imbarcazione andò a fondo e il battelliere ed io ci trovammo in acqua. Me ne tornai a nuoto a bordo.
   — Adesso siamo pari — dissi a Campanelli, ricordando il bagno che egli aveva preso a Batavia.
   Mi strizzai alla meglio gli, abiti e con degli spilli misi ad asciugare sulle ali alcuni biglietti di banca che avevo in tasca. Quindi, saltato su un altro battello un po' più grosso che era venuto in aiuto, sbarcai a terra.
   Il paese si chiamava Siain e la ferrovia giungeva fino a Manilla.
   Sul posto c'era un piccolo deposito di benziiia per automobili; ne comprai 150 litri, che mettemmo nel nostro serbatoio.
   Ultimato il rifornimento, ci recammo dal capostazione che ci offerse una piccola refezione. Era tale il caldo e l'umido, che avere