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Francesco De Pinedo
Ispezionammo poi l'apparecchio: tutte le avarie erano fortunatamente riparabili.
Erano state tre ore e mezzo di manovra sotto la pioggia, ma più che per la pioggia, male inevitabile, soffrii per l'assalto di alcuni « reporters » che, proprio in quei momenti emozionanti in cui temevo di perdere da un momento all'altro l'apparecchio, mi tempestavano di domande sugli argomenti più inutili.
Trovai sul posto un italiano, l'unico italiano di tutta Cebù. Era colà da tre anni: e, obbligato a parlare sempre la lingua spa-gnuola, trovava ora qualche difficoltà ad esprimersi nella lingua natia.
Fummo molto contenti quando potemmo finalmente andare all'albergo e levarci di dosso gli abiti bagnati.
Il 22 agosto, per mezzo di alcuni pescatori, potei ricuperare l'ancora, rimasta a fondo nella tempestosa mattinata del giorno precedente. Le ali furono rattoppate e l'elica aggiustata alla meglio. Il timone di direzione aveva subito qualche danno alle cerniere, che furono però rimesse presto in ordine.
Fu fatto poi il rifornimento per essere pronti a partire il giorno seguente. Nel pomeriggio, fjniti i lavori, facemmo con il governatore una gita in automobile, in un paese vicino, percorrendo strade che .attraversavano boschi di una magnifica lussureggiante vegetazione tropicale.
Ricevetti vari telegrammi da Manilla, dovè sembrava che ci attendessero ansiosamente, e manco a farlo a posta il mio arrivo veniva ritardato di giorno in giorno: d'altra parte non era colpa mia, ma della inclemenza degli elementi.
Il 23, domenica, alle 7, eravamo a bordo. Ricevemmo un altro sacco di posta per Manilla: alle 7.42 decollai abbastanza agevolmente, per la brezza fresca di prua. Però, dopo l'esperienza del difficile e stentato decollaggio di Zamboanga, avevo questa volta caricato sull'apparecchio la benzina puramente necessaria per raggiungere Manilla, tenendo conto di un vento moderato di prua. Ma ciò fu causa di altri guai.
Alle 7.45 ero in volo. Appena in aria mi accorsi che il tempo era poco favorevole. Per la prima mezz'ora fui felicitato